tradimenti

La ospite


di ladinq
27.10.2022    |    19.161    |    9 9.9
"Ci penso, la cosa mi provoca eccitazione..."
Era da anni che conoscevo Nadia, credo già dai tempi delle superiori:
qualche amico di amico in comune, qualche serata in cui ci siamo incrociati nello stesso locale.
Mi era sempre piaciuta.
Lei era più grande di me di qualche anno, la guardavo con un pò di venerazione ammetto, e con un pò di vergogna, per i pensieri che ogni tanto da illuso avevo su di lei.
Era piccolina, ma decisamente proporzionata ed aggraziata: lunghi capelli neri, due occhi accesi e oggettivamente un bellissimo viso.
Il fatto che non fosse slanciata evidenziava ancora di più le sue curve, i suoi fianchi ed il suo seno.
Ammetto che più di una volta dopo averla incrociata, a casa mi ero toccato pensando a lei, e pochi altri pensieri mi facevano schizzare così..mentre ero nel massimo dell' eccitazione avrei voluto che lo sapesse cosa mi provocava, per provare invece subito dopo l' orgasmo un senso di vergogna.

Gli anni erano passati: compagnie diverse, università diverse, storie diverse.
Ma ogni tanto ancora capitava di incrociare Nadia nelle feste o negli eventi dei paesi vicini, durante i weekend.

Era sempre uguale, sembrava avesse venduto l' anima al diavolo.
Così bella e minuta, sembrava una bambina, ma le curve dicevano tutt' altro.
Con gli anni si era appassionata a diversi sport, e si vedeva quanto fosse soda.

Non fù così quel weekend, non trovai Nadia in giro, bensì un mio amico, con cui avevo frequentato anche la scuola insieme.

Era Luca.
Mi faceva piacere rivederlo, entrambi vivevamo in città diverse, stavamo finendo l' università, ritrovarsi era un pò una rimpatriata.
Gli chiedo come sta, come va, che esami ha fatto, se scopa.
E' li che mi sorprende: mi confessa che sta vedendo due ragazze al momento, una dove vive, e una quando torna qui in paese.
Luca era piuttosto mingherlino al tempo della scuola, ma era diventato piuttosto muscoloso ed aveva cominciato ad essere notato da diverse ragazze al tempo.
Quando mi confessò che stava scopando Nadia, ebbi un colpo al cuore.
Me ne parlava come fosse una cosa normale, voleva continuare raccontandomi dell' altra tipa che stava scopando: lo fermai.

"Come? Stai veramente scopando Nadia?"
"Si si, ed un altra all' uni"
"Si ok, ma parli di Nadia...dai abbiamo sempre voluto scoparla tutti, complimenti amico.
Sei veramente fortunato!"

In realtà provavo una forte invidia, lui era arrivato dove io avevo sempre solo sognato, e non avevo mai osato provare pensando fosse inarrivabile.
Nemmeno immaginavo considerasse dei ragazzi più giovani di lei.
Io Luca lo conoscevo, era davvero un bravo ragazzo, fin troppo..
E un pò avevo capito lei, che era molto più sveglia e con uno sguardo malizioso.
Sentivo che lui non poteva desiderarla quanto la desideravo io, che Nadia meritava di sentirsi desiderata da qualcuno con più fantasia.

Si erano fidanzati.
Credo fosse passato almeno un anno, e ormai Luca e Nadia erano una coppia ufficiale.
Anzi, li vedevo anche più spesso, visto che lei usciva con lui adesso, la guardavo e parlavo ricordando dentro di me che ora erano insieme, che era la ragazza del mio amico.
Avevamo passato belle serate, anche in compagnia di altri amici, insieme.

Una sera la incontro, si vede che ha alzato il gomito, è felice!

"Ciaooo! come stai?"
"Ciao Nadia, tutto bene e tu? ti vedo lanciata!"
" Si sto festeggiando, mi hanno presa a fare il master a Milano, non lo speravo!"
"Veramente? Fantastico! Ma con il lavoro?"
"E' un master che dura 2 giorni a settimana, sarà sfiancante ma dovrei farcela, devo stringere i denti un anno"
"Dai un anno passa abbastanza in fretta, ce la farai sicuramente"
"E' che Milano è a due ore di macchina, dovrò fare su e giù, sarà un costo, anzi piuttosto: se avessi bisogno di dormire qualche volta tu avresti posto?"
"Beh si, sai che vivo con i coinquilini ma un posto lo troviamo figurati! Non farti proprio problemi!"
"Fantastico! Allora nel caso ti dico!"

Me lo aveva chiesto veramente? Nadia mi aveva chiesto di essere ospitata da me?
Luca lo sapeva? O semplicemente ormai mi vedevano come l' amico fidato, quello che non è più visto come un uomo che prova attrazione?

...
ormai erano diversi mesi che Nadia, due volte al mese, veniva a dormire per una notte a casa mia.
Ormai eravamo grandi amici, quando arrivava la sera andavamo a mangiare sempre qualcosa insieme,
il più delle volte in realtà andavamo a bere qualcosa insieme. Tornavamo a casa abbastanza brilli.

In casa sia i coinquilini che le coinquiline ormai la conoscevano, era simpatica a tutti.
Più volte la mia coinquilina aveva fatto ilazioni su di noi.
A mia discolpa, le avevo detto che era la ragazza di uno dei miei migliori amici, e che poi dormiva si in camera mia, ma che anche Daniele era nella stessa camera, l' altro coinquilino con cui condividevo la stanza.
"Ma tu te la scoperesti comunque"

Questa fu la sua chiusura.

Daniele era l' ultimo arrivato in casa, cercavamo qualcuno da settimane per dividere i costi, quando si è presentato, non ho fatto molto caso, ho detto che se voleva per me andava bene.
Daniele era uno spasso, aveva dei modi di fare che facevano impazzire tutti, forse perchè, e sono stato l' ultimo a notarlo nonostante fosse palese, perchè aveva quel modo di fare sbarazzino e irriverente che solo alcuni ragazzi gay hanno.

Quando lo avevo scoperto ammetto che mi sentivo raggirato, condividevo la stanza con un gay e nessuno me lo aveva detto!
In realtà credo sia stato il miglior compagno di stanza che abbia avuto, mai una lamentela,
e anche Nadia lo trovava una presenza rassicurante in camera, sicuramente non aveva doppi fini con lei.

Quella sera io e Nadia eravamo più brilli del solito, che serata! Penso fosse l' una.
Mangiamo una aglio e olio e andiamo a letto.
Facciamo piano per non svegliare Daniele nell' altro letto.
Mi gira la testa, veramente abbiamo esagerato con gli shot, sicuramente non sono lucido.
Non ho sonno.
Mi ero sempre tenuto a distanza opportuna da Nadia nel letto, in segno di rispetto, come un amico di cui fidarsi,
quella sera non lo ero, mi sono tornati in mente quei momenti in cui schizzavo pensando a lei.
Ma lei è li. Sento che nonostante l' alcol, l' eccitazione sale, non riesco a fare a meno di farmelo venire duro, la voglio.
Ormai non capisco più niente, i miei freni inibitori svaniscono un pò..mi avvicino a lei, senza muovermi la sfioro sui fianchi, voglio solo appoggiarle il mio cazzo duro addosso...tanto lei sta già dormendo.

Mi sento un porco, sto appoggiando il mio cazzo duro sulla schiena della ragazza del mio amico.
Ci penso, la cosa mi provoca eccitazione.
E' sempre stata il mio desiderio proibito, non riesco a fare a meno di contrarre i muscoli della prostata e del culo, in modo da sentire il sangue riempire le vene del cazzo..
così facendo mi sto scappellando il cazzo su di lei..con movimenti lentissimi..ho i boxer addosso ma ormai fa fatica a stare dentro.
Ho paura che da un momento all' altro lei si svegli e mi faccia una sfuriata dandomi del pervertito.
Ho deciso che continuerò a provare questo piacere più mentale che fisico, strusciandomi così lentamente, fino ad addormentarmi, sperando succeda presto e che lei non si accorga di nulla..

Lo strofino piano piano, per non farmi beccare, ma sento la pressione salire, lo sento improvvisamente schiacciare più forte, non capisco.
Due o tre movimenti così e diventa evidente cosa sta succedendo: lei sta accompagnando i miei movimenti, sta inarcando la schiena, sà che ha il mio cazzo duro appoggiato addosso.

Sà che Daniele è nell' altro letto che dorme.

Non ce la faccio più, metto la mano sotto le lenzuola ed abbasso i boxer, voglio che lo senta a pelle.
A lei piace, è evidente, le piace sentire il mio cazzo esplodere per lei, chi avrebbe mai osato immaginare che potesse essere così troietta.


Se sapesse quante volte me lo aveva già fatto venire così..
ora Nadia è completamente su un fianco, sento che le piace sentirlo, lo vuole, allarga un pò le gambe, si sta bagnando.
Inaspettatamente vedo che alza le braccia, le distende sopra la sua testa tenendo una mano nell' altra, si mette a mia completa disposizione.
Nadia porta le ginocchia verso il suo addome, ora può sentire ancora meglio il mio membro batterle sulle labbra.
Le appoggio una mano sulla coscia, lei è sempre indifesa, sente la mia mano che cerca la sua fighetta bagnata, la trovo e infilo due dita senza la minima esitazione, la sento gemere.
Ha la fighetta stretta come ho sempre immaginato, due dita la riempiono bene, sento le sue pareti stringere attorno, ma continuo con decisione a masturbarla.

"Non possiamo scopare, Luca.."

La sento interrompere quel silenzio, bisbigliando quelle parole, per paura di svegliare Daniele.

"Succede un casino"
"Lo so"
" Non possiamo"
" Si ma voglio solo scoparti ora, senti quanto è grosso il mio cazzo per te"

[CONTINUA]


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